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Relazioni a distanza: possono durare?

Spesso sentiamo le persone chiedersi “ma le relazioni a distanza durano?”

E, altrettanto spesso, in queste situazioni si parla di amore come se fosse qualcosa da poter stabilire a tavolino. La realtà oggettiva è ben diversa perché, se ci dovesse capitare di impelagarci in una storia a distanza, probabilmente anche solo fosse per la curiosità di vedere come va a finire, non ci tireremmo indietro.

Relazioni a distanza: possono durare?Ci domandiamo se sia davvero fattibile sfuggire alla potenza magnetica delle sensazioni e se si possa reprimere quel sussurro mentale che trasporta i pensieri tutti verso quella zona sconosciuta e immacolata che è un fresco sentimento. Spesso non ci riesce. E ci immergiamo in queste connessioni, che si dimostrano intricate e dolorose. Ma abbiamo mai ascoltato qualcuno affermare che l’amore è agevole?

Qualsiasi rapporto di qualsivoglia natura implica spirito di sacrificio e la propensione al compromesso, pena la stabilità del rapporto stesso. Occorre mettersi a turno ed essere capaci quando tocca a noi di fare quello sforzo in più per superare le avversità e appianare le divergenze. Le relazioni a distanza non fanno eccezione; anzi, con questi presupposti possono durare.

D’altronde, diversamente, l’essere umano si condannerebbe a un’inesorabile declino verso una dimensione sempre più solitaria.

Infatti, quando si parla di relazioni a distanza, inevitabilmente si pensa ai rapporti di coppia ma la distanza riguarda tutti, riguarda le persone che nel compimento della propria vita si spostano continuamente e nel farlo condividono emozioni, sentimenti, credenze, valori.

Ognuno di noi quando s’imbatte in qualcuno cede un pezzetto di sé stesso e raccoglie frammenti di altri vissuti in uno scambio perpetuo seminando amore, amicizia, rispetto, stima. La verità della vita c’insegna che non possiamo decidere tutto e se volessimo probabilmente le forze non ci assisterebbero.
[the_ad_placement id=”classifica-siti-incontri”]A volte è più che sufficiente uno sguardo e la chimica entra in azione facendo il resto. Qualcuno ha scritto: chi sei quando nessuno ti guarda? Una domanda estremamente simbolica e indicativa di uno stato d’animo che rispecchia la nostra società che pur sgretolandosi cerca di rimpolparsi di credibilità facendo muro alle emozioni.

Sembrerebbe che dire no a priori come nel caso di una relazione atipica ci renda autorevoli manager di noi stessi, come se in questo braccio di ferro con il destino occorresse decretare chi è il più forte perché essere forti fa tendenza ed essere deboli è sinonimo di sfigati.

La sensazione è che quel muro possa essere di gomma e che privarsi di un amore seppur lontano, fragile, in bilico, assente, anomalo e quant’altro, possa tornare indietro a schiaffo ferendoci e privandoci di linfa vitale. Certamente quanto detto è opinabile e molti avrebbero da eccepire magari riproponendo la propria storia oltre confine finita nel peggiore dei modi.

Il punto è che l’amore non opera secondo il principio del soddisfatti e rimborsati e l’happy end non sta necessariamente dalla parte delle relazioni che si consumano entro un determinato raggio di distanza rispetto ai luoghi di residenza. Medita e fallo seriamente.

Innamorati a distanza a rischio di estinzione?

Il tempo in cui gli amori a distanza sembravano storie impossibili è ormai tramontato. Il vento sembra essere cambiato e sempre più persone scelgono di imbarcarsi in questo tipo di rapporti, per cui non lasciarti convincere del contrario.

Complice la mobilità professionale che muove milioni di giovani verso nuovi orizzonti, sempre più in crescita è il numero di persone che scelgono di vivere una relazione sotto cieli diversi. Uno studio sulle coppie a distanza realizzato da un’università inglese ha rivelato che tale fenomeno è giustificato dal fatto che la natura dei rapporti a lunga distanza è cambiata qualitativamente e in meglio grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia

Questione di equilibrio

La lontananza viene sempre associata alla precarietà di un rapporto perché già di per sé il concetto di distanza nel suo significato veicola una condizione negativa di collocazione nello spazio o un’assenza più o meno temporanea e dolorosa. In questa sede non vogliamo essere eccessivamente ottimisti ma nemmeno impietosamente disfattisti.

Certamente gestire un rapporto a distanza può suscitare ansie e frustrazioni, può disorientare la vita di coppia, specie se la separazione è un evento imprevisto e non procrastinabile. La distanza è un banco di prova, nel senso che a volte serve a misurare i sentimenti e a interrogarli, insegna a gestire e ottimizzare il tempo, spinge la nostra indole ad appacificarsi con l’attesa, svilisce i nostri turbamenti, ma allo stesso tempo ci rende più inclini alla tolleranza.

Per quanto paradossale, il messaggio che vogliamo trasmetterti è che la distanza non per forza estingue l’amore e la passione, semmai, è vero il contrario: se non uccide fortifica.

Si tratta di un processo adattamento in cui dovrai fare ricorso a tutta la tua capacità di improvvisazione prendendo un aereo anche solo per un weekend toccata e fuga; dovrai reiventarti e impiegare i buchi di tempo creandoti nuovi hobby; dovrai rinunciare alla quella condizione senz’altro più rassicurante della settimana interamente pianificata che culmina con la pizza il sabato sera; probabilmente dovrai sottoscrivere un piano telefonico con minuti illimitati e diventerai schiavo del tuo cellulare stando ore ed ore al telefono a parlare del lavoro, del cane, degli amici, nella migliore delle ipotesi, o a litigare in modo furibondo lanciando epiteti ed anatemi al tuo partner nel peggiore dei casi.

Ciò che sembra verosimile è che farai tutte le cose appena citate, magari ti abituerai a fatica ma superata la turbolenza iniziale, esiste ragione di credere che s’instaurerà quell’equilibrio necessario per far funzionare il tuo rapporto.
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Come accorciare le distanze

Viviamo un’epoca in cui la multimedialità le fa da padrona e questo senza alcun dubbio segna un punto a favore per la gestione di un amore lontano.

Ormai si perde il conto delle applicazioni esistenti che ci permettono non solo di poter parlare a quattrocchi con il nostro compagno ma anche di risparmiare sulla fattura del telefono! Infatti, basterà poter contare su una buona connessione internet e il gioco è fatto. Evita però le persecuzioni usando telefonate e messaggi come strumenti di tortura. Ovviamente pretendi la stessa cosa, dovete imparare insieme a sapervi comportare e l’oppressione non ha mai dato buoni frutti.

Possiamo dire che la lontananza oggi fa meno paura e non solo per l’avvento di Internet ma anche grazie alla comparsa di compagnie aeree low cost che ci permettono perfino di programmare un viaggio andata e ritorno in giornata, se ci piace l’idea e se si tratta di un volo di corto raggio, spendendo cifre ragionevoli e a volte addirittura prezzi stracciatissimi. Il consiglio è di provare a pianificare il volo con almeno due/tre settimane di anticipo in modo da accedere alle tariffe più convenienti.

Inoltre, più di una fonte assicura che conviene acquistare un biglietto aereo tra il lunedì e il mercoledì perché sembrerebbe che nei primi giorni della settimana le tariffe calino rispetto al sabato e la domenica, giorni in cui invece subirebbero un’impennata. Non sappiamo se si tratti di un vero e proprio algoritmo ma scoprirlo non sarà affatto difficile.

Come gestire la gelosia

Non possiamo dare per scontato che tu lettore abbia raggiunto quello stadio della vita e della conoscenza in cui senti di poterti fidare del tuo compagno e del prossimo. Molti pensano che il pericolo è insito nella natura umana e che a volte sia necessario difendersi a denti stretti perfino da noi stessi. La gelosia è una brutta bestia e a volte il Godzilla che alleviamo dentro di noi bussa insistentemente, vuol venire fuori e fare fuoco e fiamme intorno.

Mantenere i piedi saldi e ostentare calma e controllo di sé può divenire impossibile se ci sollecitano nelle nostre debolezze, altre volte invece ci scopriamo registi fantasiosi creando film e trame che esistono solo nel nostro immaginario. A fare congetture però ci si fa del male, quindi, il consiglio più spassionato che possiamo dare a tutti gli innamorati, sia a distanza che a km zero, è di compiere quell’esame di maturità che ci consentirà di alzare l’asticella nella nostra relazione passando al livello successivo.

Una storia d’amore deve poter significare crescita, non possiamo rimanere piccoli, dobbiamo mettere a tacere quelle voci nella nostra testa che ci creano scompensi e riuscire a domare quel mostro che è la nostra paura. Ma se i timori fossero fondati? Naturalmente non è un aspetto della questione trascurabile, il nostro partner potrebbe in un dato momento dimostrarsi scostante, assente, preso da impegni non definiti e improrogabili. Se questo è il caso nemmeno Giobbe probabilmente riuscirebbe a ostentare una matura e controllata indulgenza.

Non per questo però dovresti affogarti di bile senza esserti sincerato di ciò che sta accadendo. Un momento di distrazione non deve a tutti i costi tradursi in un tradimento, per cui fai buon uso della ragione e intavola una discussione di coppia volta a chiarire eventuali acredini. Potresti con tua piacevole sorpresa scoprire che si trattava solo di stanchezza o banali problemi di lavoro.

Racconti di storie a distanza fallimentari

Il tuo entourage e l’ambiente che frequenti disapprova la tua decisione di voler portare avanti la tua relazione a distanza e questo ti demotiva. Vieni bombardato tutti i giorni dal racconto delle loro famigerate storie dall’epilogo triste e tutte le volte ti rimane una sensazione di insopportabile desolazione.

Questa è una situazione piuttosto frequente perché a tutti piace dispensare consigli, la nostra società oggi sforna saccenti tuttologi esperti in psicologia e terapie di coppia che la sanno lunga su amori a distanza, sulle famiglie allargate, sulle relazioni gay.

È impressionante come ti facciano sentire impreparato ma fondamentalmente, è di esperienze che stiamo parlando e se ne parliamo è perché forse vogliamo viverle e se sono andate bene o male, vuol dire che a suo tempo abbiamo scelto di viverle. Quindi, pur cambiando l’ordine degli addendi e facendo una psicologia più spicciola anche il risultato non cambia. O no?
La verità è che per ogni storia andata male ne potremmo citare una andata bene e continuare ad oltranza. Sarà perché è così che va, è il ciclo della vita e l’amore è assolutamente anticonvenzionale.

La mancanza di quotidianità e di fisicità

Baciarsi in video non è di certo gratificante come dal vivo e nessuno lo mette in dubbio; non poter dire “passa a prendermi alle 20, ho prenotato un tavolo al nostro ristorantino preferito” è senz’altro una sottrazione alle infinite cose che potresti fare se solo viveste nella stessa città; la nostalgia a volte è logorante e quando su whatsapp vedi una doppia spunta blu a cui non segue una tempestiva risposta dopo dieci secondi vorresti mandare tutto all’aria e sì, può capitare, non è in discussione.

Cercare di calendarizzare gli incontri può essere una buona terapia a effetto placebo che andrà ad alleviare quella sensazione di impotenza dovuta all’impossibilità di ricevere un abbraccio nelle nostre giornate no. Invece, quanto a condivisione del proprio quotidiano il consiglio è di condividere quanto più puoi le tue giornate e i tuoi movimenti anche solo attraverso il messaggio del buongiorno, augurando un buon pranzo, inviando una foto mentre provi una maglia che vorresti acquistare chiedendo il parere del tuo partner.

Non servirà a materializzarlo ma la forza del pensiero è potente e potrai davvero sentirlo più vicino e partecipe del tuo tempo.

Un amore a distanza può rendere forti

È l’amore che ci sceglie, l’avrai certamente sentito dire o letto da qualche altra parte. E se l’amore bussasse vuoi forse dirmi che non apriresti quella porta? Facciamo che invece quella porta la spalanchi e poi improvvisamente si frappone un oceano tra te e il tuo compagno.

Di primo acchito ci si sente affogare in questo mare perché del domani si sa non c’è certezza ma il concetto è aggirare il pregiudizio e convincersi che può valere la pena proseguire una relazione anche se a dividervi ci sono mile mila chilometri. Ci saranno giornate buone, quando avrai molto da fare, quando ti divertirai in giro con gli amici, e allo stesso modo ci saranno quelle maledette giornate storte, lunghe e interminabili dove ti sentirai sbagliato, giorni pieni di commiserazione, solitudine e frustrazione.

Ma non si potrebbe dire la stessa cosa se stessimo a parlare degli svantaggi della vita da single? Una storia a distanza può essere un’esperienza assolutamente meravigliosa e costruttiva. E l’attesa che precede ogni nuovo incontro è sempre magica, anzi, l’attesa stessa è l’essenza del piacere. Ad animare il sentimento poi vi è quella convinzione di volerlo vivere da vicino prima o poi in un futuro più o meno vicino.

Quindi, amare è anche progettazione, è il prefiggersi di raggiungere un obiettivo e scandire il percorso da compiere verso la meta in tappe in modo da renderlo meno impervio.
Inoltre, amare a distanza diventa un ottimo pretesto per programmare una vacanza in più ogni tanto. Proporre al tuo partner d’incontrarvi a metà strada in una qualche affascinante località turistica può essere un buon metodo per calmierare l’ansia di rivedervi.
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Amare a distanza è un rischio?

Sottrarsi al rischio può voler dire vivere come automi ed è forse questo il senso ultimo che vogliamo dare alla nostra esistenza? Stona come concetto perché le strade della vita sono infinite e a volte è necessario perdersi. Essere autori del nostro destino implica dover prendere una direzione anche se sprovvisti di bussola, intraprendere un cammino che non si sa dove ci condurrà esattamente.

Può darsi che si facciano giri a vuoto, che si raggiunga casa o una selva oscura. Tutto può succedere e non esiste un manuale d’amore sulla distanza con il decalogo delle regole da seguire. Piuttosto, un’idea carina sarebbe vedere il film di Veronesi intitolato appunto “Manuale d’amore” suddiviso in capitoli che trattano vari aspetti dell’amore e della vita di coppia.

Potrebbe rivelarsi un ottimo intrattenimento o un momento di profonda introspezione. A tal proposito il cinema è ricco di titoli dedicati all’intramontabile tema della distanza: “Amore a mille miglia”, “Dieci inverni” … e anche l’editoria non è da meno: “L’amore più giusto è quello sbagliato”, “Fra me e te”, “Oltre ogni distanza” per citare qualche esempio. Dedicarsi alla visione di film o alla lettura di libri, sia autobiografici che di pura fantasia, può aiutarci ad esorcizzare la paura e a comprendere fino a che punto siamo disposti a uscire fuori dagli schemi.

Nessuna storia è esente dalle incognite e l’amore non è una scienza esatta fatta di formule e principi. Anche le relazioni apparentemente più normali possono celare crepe e cedimenti. Non si nega il fatto che la lontananza possa acuire eventuali discrepanze e rendere più problematico il dialogo ma non per questo si può vivere nell’ovatta scansando le sfide che la sorte ci assegna di volta in volta.

Dostoevskij scriveva che è nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama. Parole veritiere che inducono a pensare che nonostante il distacco esista una dimensione dove gravitano i nostri pensieri e le nostre speranze, i nostri desideri e sogni più reconditi che anziché smorzare i sentimenti addirittura li rinvigorisce. Allora per un domani più felice o semplicemente per il gusto di aver tentato, non esimerti dall’amare e dal rischiare.