È possibile sapere quanto dura una relazione extraconiugale? È una domanda a cui si è provato e si continua a cercare di dare una risposta. Ovviamente ogni persona è diversa, e ogni coppia funziona diversamente dalle altre. Le relazioni umane sono fenomeni molto complessi, attraversati da dinamiche spesso illeggibili.
Quando si parla di amore la componente irrazionale diventa determinante. Fatta questa necessaria premessa, proviamo a capire se è possibile dare una risposta alla domanda. Bisognerà analizzare tutti i fattori che entrano in gioco. Si scoprirà che esistono delle tendenze che vengono suffragate anche dalle statistiche fornite dai sondaggi sul tema.
Relazioni extraconiugali: le coppie aperte durano di più?
Le relazioni extraconiugali devono essere inquadrate sia nel contesto sociale sia in quello familiare in cui accadono. La morale che regola le relazioni e i rapporti d’amore all’interno della nostra società è propria di un gruppo sociale dominato dalla cultura cattolica.
Il sesso di per sé è peccaminoso, non solo al di fuori del matrimonio ma anche all’interno della coppia, se viene slegato dal processo della procreazione. Una società impostata su questi principi non può tollerare che l’amore o la passione nascano al di fuori della famiglia.
La prerogativa di una relazione extraconiugale, dunque, non può che essere la segretezza. Questo significa che la società, gli amici, i parenti, tutto l’ambiente in cui vive una famiglia non deve sapere quello che accade tra moglie e marito.
Può capitare però che una coppia decida di voler sfatare il tabù, per ragioni che riguardano la sfera della loro intimità o magari per un accordo. Così come esiste un patto in base al quale moglie e marito decidono volontariamente, ma sempre tacitamente, di non tradire la fiducia del coniuge, allo stesso modo può esserci un accordo, più o meno tacito, in base al quale un coppia sposata o anche solo legata da una relazione consolidata, permette delle “avventure”.
[the_ad_placement id=”classifica-siti-incontri”]Le coppie aperte rappresentano circa il 5% del totale. Non sono poche ma come si può immaginare si tratta solo di una variazione sul tema.
Secondo uno studio scientifico della Rutgers University del New Jersey, però, le coppie aperte durano di più. Questo studio ci fa capire che ciò che mina una relazione è la mancanza di sincerità e di fiducia, e lo stress che deriva dalla noia che si insinua all’interno del rapporto.
Quanto influisce l’instaurazione di un rapporto aperto sulla durata delle relazioni extraconiugali? Verrebbe da pensare che se l’infedeltà accettata stabilizza la coppia e la rende più stabile, forse ad accorciarsi potrebbe essere la durata della relazione extraconiugale che in questi casi così “particolari”.
Perché nascono le relazioni al di fuori del matrimonio?
La relazione extraconiugale, tollerata o no, ha delle motivazioni che la rendono possibile e in alcuni casi indispensabile. Trascorrere molto tempo con una persona comporta spesso un logoramento di certi meccanismi che in principio, quando i coniugi si sono conosciuti e innamorati, erano naturali, semplici, istintivi.
Il sesso, la curiosità verso l’altro, la voglia di conoscersi, il desiderio di costruire qualcosa insieme, all’inizio tutto appare in una prospettiva più facile di quanto non sia nella realtà; due persone che si sono appena conosciute e sono all’inizio del loro percorso comune, non avvertono il peso del tempo perché il loro tempo è appena iniziato. Tutto quello che accade agli esordi di un amore è nuovo, leggero, piacevole, eccitante, indimenticabile e sopratutto spontaneo.
Anche il sacrificio che ciascuno compie per soddisfare o rendere felice l’altro, spesso non è neanche percepito come tale, perché la voglia di stare insieme, e il sentimento d’amore che si prova per l’altra persona, costituiscono una spinta molto forte che non fa provare alcuna fatica.
Quello che accade in seguito, ma ci teniamo a sottolineare che può non essere sempre vero, è esattamente l’opposto. Stare insieme il più delle volte vuol dire conoscersi; è molto difficile rimanere curiosi dell’altro se si sa o si crede di sapere tutto. Anche il desiderio di fare l’amore, in molti casi, può svanire. Le statistiche sono piuttosto eloquenti. Nel corso della vita matrimoniale i rapporti sessuali avvengono con una frequenza minore rispetto all’inizio.
Ma questo non significa che il desiderio sessuale di una persona sposata si attenui con il passare degli anni, man mano che l’età avanza. Probabilmente è il contrario. Una delle motivazioni per le quali uno dei due coniugi o addirittura entrambi intraprendono una relazione extraconiugale è proprio questa. Il sesso. Come detto in precedenza, l’immaginazione è una componente importante nell’eccitazione sessuale. Solitamente si immagina quello che non si conosce.
Una relazione sessuale con una persona sconosciuta permette agli esseri umani di tornare ad una fase creativa del rapporto. L’immaginazione è una componente erotica molto potente. Fino a quando l’immaginazione avrà la possibilità di essere nutrita, una relazione sessuale avrà molte più probabilità di durare a lungo. Neanche relazione extraconiugale sfugge a queste regole: si tratta di una relazione di coppia e alla lunga finisce per soggiacere alle stesse dinamiche che vigono all’interno del matrimonio.
Quello che aiuta un rapporto extraconiugale a durare
Stare bene con la persona con cui si è intrapresa una relazione extraconiugale, avere qualcosa in comune, che lega e appassiona, può rendere la relazione indispensabile e quindi più duratura. Perché si dovrebbe rinunciare, se non costretti, a qualcosa che ci fa stare bene?
Il sesso il più delle volte è un collante per le relazioni “clandestine”, ma non è l’unica componente. In molti casi l’immaginario umano è legato al proibito. Quello che è a portata di mano appare meno prezioso di quello che non solo non ci appartiene ma ci è vietato. Una società fitta di tabù è una società piena di tentazioni. E alle tentazioni è quasi sempre impossibile non cedere.
Solitamente chi tradisce non ha nessuna intenzione di divorziare e quindi di conseguenza non vorrà trasformare la relazione extraconiugale in un matrimonio. In questa affermazione c’è probabilmente il principio della fine di una relazione clandestina.
[the_ad_placement id=”classifica-siti-incontri”]Il matrimonio funziona perché è un legame che alla lunga si sedimenta nelle abitudini. Se le abitudini sono piacevoli e appaganti, se la relazione si è trasformata in qualcosa di diverso da quello che era, tuttavia riuscendo ancora a regalare momenti di tenerezza; se i bei ricordi di quella che è stata una storia d’amore tengono ancora ben saldo il legame, difficilmente uno dei due coniugi penserà di porre fine al patto nuziale. Ogni rapporto ha le sue leggi, le sue criticità e i suoi lati positivi.
Quando la relazione extraconiugale, magari duratura, finisce per assomigliare a un matrimonio, con le sue abitudini, la routine degli incontri clandestini (solito posto, solita ora); quando si attenua ogni curiosità dell’altro, questa relazione non avrà la forza di scalzare un matrimonio, specialmente se ci sono dei figli.
Ma che succede se due amanti finiscono per volersi bene come accade a marito e moglie? Quanto può durare un rapporto clandestino che si trasforma in una sorta di matrimonio? Può darsi che tutto finisca, specialmente se uno dei due avanza delle pretese, magari chiedendo all’altra persona di prendere una decisione.
Non è da scartare neanche la possibilità che la coppia clandestina abbia trovato, invece, un suo equilibrio, un modo di volersi bene e di vivere il rapporto d’amore, anche quello fisico, in piena armonia, quel tanto che basta perché non diventi routine. Sono proprio gli obblighi che uccidono i legami sentimentali, che viceversa hanno la possibilità di sopravvivere solo se sono spontanei.
Perché le relazioni extraconiugali finiscono?
Per “tradire”occorre muoversi con una certa cautela. Se da un lato la paura di essere scoperti può essere eccitante, portando gli amanti a commettere ripetutamente adulterio, come spinti da una vertigine, dall’altro una relazione segreta alla lunga può logorare. Non è semplice, evidentemente, nascondere ogni traccia di infedeltà.
Prima dell’avvento dei telefoni cellulari e dei social networks, chi volesse scoprire l’infedeltà del coniuge, aveva davvero poche armi: investigatori privati, pedinamenti, esame degli indumenti del partner alla ricerca di capelli, tracce di profumo o di rossetto; qualunque indizio poteva destare un sospetto ma probabilmente era più complicato trovare delle conferme, avere le prove del tradimento; oggi nei nostri telefoni e nei computer c’è tutta la nostra vita.
Veniamo geolocalizzati immediatamente, c’è memoria di messaggi e telefonate, esiste persino una cronologia dei siti internet che visitiamo (nel caso fossimo frequentatori di community per incontri extraconiugali). Il telefono di casa squilla sempre più di rado e le cabine telefoniche sono come le cassette della posta: scomparse, ultimi segni di una società completamente cambiata. In questi casi un errore, anche il più piccolo, può risultare fatale. Allora, quello che potrà capitare è che qualcuno degli attori si trovi di fronte a un bivio.
Il tradito, dovrà decidere se scusare il coniuge infedele; il traditore dovrà scegliere se provare a farsi perdonare, magari chiudendo definitivamente la relazione extraconiugale, oppure rinunciare alla famiglia per cominciare una nuova vita con l’altra persona. Le statistiche dimostrano che non succede quasi mai.
Le relazioni extraconiugali: un po’ di cifre
Diamo un’occhiata alle statistiche. Un sondaggio IFOP, l’Istituto francese di opinione pubblica, ha studiato quello che accade nei paesi dell’Unione Europea in fatto di tradimenti: emerge è che il 45% degli italiani, intervistati in forma anonima, ha dichiarato di aver tradito il partner almeno una volta. È la percentuale più alta in Europa.
Se si pensa che l’Italia è il paese che ospita il Vaticano e ha una tradizione cattolica molto importante, non resta che concludere che è molto complicato resistere alle tentazioni di commettere peccato.
È interessante anche la seconda domanda che il sondaggio ha rivolto agli intervistati, ossia se fossero pentiti di aver tradito il partner. Il 73% ha risposto in maniera negativa. Il senso di colpa, dunque, incide in modo abbastanza trascurabile anche se non si può escludere che sia una delle cause della fine delle relazioni extraconiugali. Probabilmente non la principale.
La domanda su quanto possa durare una relazione extraconiugale può ottenere delle risposte da alcuni o da tutti i fattori esposti. Si può pensare che possa durre fino a quando regga l’equilibrio precario su cui poggia. La verità è che ci sono casi, anche piuttosto noti, di relazioni extraconiugali che hanno viaggiato parallelamente al matrimonio. Un regista del passato, uno dei più grandi cineasti italiani, ha giocato su più tavoli per moltissimi anni.
Proviamo però a entrare nel dettaglio e tradurre in cifre il fenomeno delle relazioni extraconiugali. Le statistiche dicono che il 78% delle relazioni che iniziano con un tradimento solitamente ha breve durata: in poche arrivano a un anno, solitamente entro i sei mesi ci si è già detti addio. Solo il 13% delle coppie “fedifraghe” durare tra i due e i tre anni. I rapporti clandestini più longevi, quattro o cinque anni, riguardano solo il 9% delle relazioni. L’ultimo dato è probabilmente il più significativo: solo l’1% dei matrimoni finisce a causa di un tradimento.
La durata del rapporto extraconiugale: partner single e partner coniugato
Abbiamo esaminato genericamente il fenomeno delle relazioni extraconiugali, non specificando se entrambi gli amanti siano sposati o meno. Questo è un dato che incide profondamente sulle possibilità di durata della relazione.
Due amanti, entrambi sposati (o comunque legati sentimentalmente a qualcuno in modo più o meno vincolante) avranno una consapevolezza del loro rapporto, completamente diversa da una coppia in cui uno dei due sia libero. Due amanti coniugati probabilmente condivideranno anche gli stessi problemi: tenere il segreto, vedersi di nascosto, inventare delle scuse.
Saranno quindi attivi sullo stesso fronte, probabilmente perché entrambi non hanno intenzione di interrompere la vita in famiglia. Queste relazioni quanto possono durare? È difficile stabilirlo. Quello che può capitare è che questa relazione finisca per stanchezza, naturalmente, senza traumi, durando quanto deve durare. Si tratta di un rapporto più equilibrato, che probabilmente verrà vissuto e concluso in molti casi anche più serenamente.
Diverso è il caso in cui uno dei due sia sposato e l’altro single. Questo tipo di rapporto è completamente sbilanciato. Basterà pensare alle feste, alle vacanze estive, alle ricorrenze. Uno dei due le trascorrerà con gli amici, con i parenti, ma non con la persona con cui vorrebbe stare, magari con la persona che ama; l’altro elemento della coppia clandestina sarà impegnato a far fronte ai suoi obblighi, e non è escluso che in alcuni casi il rifugio della famiglia in queste circostanze non sia un sollievo; trascorrere con l’amante anche le feste “comandate”, ossia quelle obbligate, farebbe assomigliare quella che è una via di fuga da tutti gli obblighi, qualcosa di più simile a un matrimonio.
Le statistiche ci aiutano a interpretare questa ipotesi. L’88% degli amanti non coniugati è convinto che prima o poi riuscirà a convincere l’altra persona a divorziare. Se consideriamo che solo l’1% ci riesce, possiamo capire come un rapporto di questo tipo, così sbilanciato, tra chi sogna una cosa e chi non ha nessuna intenzione di assecondare quel desiderio, abbia in sé i sintomi della propria fine.
Ci domandiamo quanto possa essere masochista, o forse solo molto innamorato, qualcuno in grado di aspettare molti anni una decisione che l’altro non prenderà mai. Quel bivio, di cui si è parlato prima, prima o dopo si presenterà all’orizzonte e l’amante coniugato dovrà fare una scelta. E sappiamo come andrà a finire, nel 99% dei casi.
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La fedeltà nel tradimento
Eppure c’è una fedeltà anche nel tradimento. Una statistica condotta da un noto sito di incontri extraconiugali rivela che il 59% degli intervistati ha dichiarato di aver tradito il partner sempre con la stessa persona. Questo dato ci fa riflettere. In molti casi si tradisce e si cerca nella relazione extraconiugale quello che il matrimonio non è più in grado di offrire. Il rapporto clandestino durerà fino a quando non si trasformerà in un secondo matrimonio. Quella sarà la sua fine. I tempi li conosciamo, circa sei mesi, qualche volta un anno.
Uno studio interessante, che però riguarda gli Stati Uniti, pubblica dei dati sorprendenti. Quello che risulta da questa ricerca è che la persona che intraprende relazioni extraconiugali, basate su incontri occasionali, ha più possibilità di innamorarsi del partner di turno: queste persone sono predisposte all’innamoramento passionale e divorzieranno più facilmente, per gettarsi nel vortice della passione.
Viceversa, le persone che hanno un amante fisso, nonostante diano l’impressione di essere più coinvolte emotivamente, sono meno propense al divorzio proprio perché hanno la caratteristica di essere “fedeli” ad un solo amante.
Gli italiani, invece, preferiscono tradire con un partner occasionale; solo il 42% degli intervistati preferisce un partner fisso. Il motivo di questa scelta è che un partner occasionale permette di sfuggire al controllo o alle indagini del coniuge. È interessante sottolineare che questa tendenza dimostra che in generale il tradimento, inteso come attitudine a tradire il partner, può durare molti anni ma non è detto che una relazione extraconiugale duri più di sei mesi.
In questo senso non c’è alcuna contraddizione tra il risultato della statistica che indica in un anno la durata massima di una scappatella, e quest’ultima. Il 62% degli italiani intervistati ha dichiarato di preferire la scappatella perché nella toccata e fuga è più difficile essere scoperti.
Questo dimostra incontrovertibilmente che la relazione extraconiugale di per sé ha breve durata, ma l’attitudine a tradire può durate anche tutta la vita.