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La sindrome della crocerossina: si può uscirne?

In psicologia, all’interno dei rapporti sentimentali, sono molte le variabili che negli anni sono stati oggetto di studio da parte degli addetti ai lavori.

Alcune di esse mettono in relazione la capacità di rapportarsi dei due partner all’interno della coppia. Di solito, infatti, una delle variabili più comuni è quella che vede uno dei due prevalere, in maniera inconsapevole o meno sull’altro, cosa che di fatto porta al raggiungimento di un equilibrio, nel quale ognuno dei due sa quale ruolo ricopre.

Tra le tante altre variabili riscontrate durante gli studi portati avanti dagli esperti del settore, una è facilmente individuabile, perché presenta delle peculiarità uniche e alquanto curiose: la sindrome della crocerossina.

Ma cos’è, di preciso, la sindrome della crocerossina? E sapevi che esiste anche la sindrome della crocerossina al maschile? In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti legati a questa condizione.

La sindrome della crocerossinaSindrome della crocerossina

In questa sindrome, la donna praticamente si assoggetta a tutti i voleri e alle esigenze dell’uomo, dipendendo da esso in ogni fase del rapporto sentimentale, accondiscendendo a tutti i suoi desideri, e soprattutto annullando a volte completamente la propria volontà.

Le cause che portano a quella che di fatto è una dipendenza quasi esclusiva, sono difficili da ricercarsi, e di solito vengono fatte risalire dagli psicologi ai periodi preadolescenziali.

Analizzando nello specifico la sindrome la donna non ha più una vita propria, ma dedica la propria esistenza ad esaudire i desideri del proprio compagno, quest’ultimo diventa un figlio da curare, un malato da coccolare, un amante da soddisfare, il tutto senza che la donna manifesti desideri propri o finanche dubbi, durante quello che diventa di fatto un vero e proprio servizio ad us esclusivo del proprio partner.

Le implicazione della sindrome da crocerossina nella vita privata

Nel momento in cui una donna viene colpita dalla sindrome da crocerossina, la sua vita sociale cambia sotto ogni punto di vista. Di fatto la donna assurge a diventare la parte debole del rapporto, una parte che non deve far altro che soddisfare il suo uomo, sempre, comunque e dovunque. Si assistono a veri e propri annullamenti della volontà, e non sono rari che tali annullamenti contemplano anche la rinuncia ai propri hobby, o alle proprie amicizie.
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Di solito la sindrome da crocerossina non colpisce in maniera improvvisa, essa il più volte è un graduale riconoscimento da parte della donna della sua supposta insostituibilità nella vita del proprio compagno, la relazione che inizialmente assurge al “bisogno” dell’uomo di avere un aiuto (sia esso spirituale, materiale o finanche sessuale), trasla fino a diventare un vero e proprio assoggettamento da parte della donna.

Ella dall’aiuto passa al dover aiutare, dal poter soddisfare passa al dover soddisfare, dall’essere insostituibile passa a soffrire di una vera e propria disfunzione psicologica, disfunzione che la porta di fatto a mettersi al servizio ad uso esclusivo del suo uomo

La donna crocerossina tra le lenzuola

Una donna che vuole salvare il suo uomo sempre e comunque, e che non esiterà a cercare di farlo anche tra le lenzuola. In tale contesto di solito si nota a una parziale giustificazione, di alcuni atteggiamenti che a volte rasentano veri e propri problemi psicologici.

Uno di questa ad esempio è il caso di quando l’uomo ha dei problemi di erezione, quando questo avviene nella quasi totalità dei casi la problematica è da imputare a problemi maschili.

La donna crocerossina invece pensa che sia lei la causa, si sente inadeguata dinanzi al proprio uomo, lo giustifica tra le lenzuola assumendosi la colpa per non essere attraente, lo capisce perché secondo il suo inconscio è lei la parte scatenante della problematica maschile

Riflessi psicologici all’interno del rapporto di coppia

Avere a che fare con una donna che cerca di salvare il proprio uomo, può portare innegabili problematiche all’interno della coppia. Il rapporto ne risente non solamente sotto il punto di vista fisico, ma anche e soprattutto sotto il punto di vista mentale.

La donna che all’inizio si sente insostituibile non può più tornare indietro sui suoi passi, non può farlo da una parte perché non vuole probabilmente farlo, dall’altro perché il suo uomo non sarà probabilmente contento di cedere tutti quei privilegi, a volte anche piccoli, con cui negli anni la sua donna l’ha coccolato

Esiste l’uomo crocerossino?

Gli studi nell’argomento sono molto variegati, e di certo tendono a sottolineare che finanche ci siano episodi di uomini che si assumono l’onere di “salvare” le proprie donne, questi sono in numero di certo minore rispetto a quelli messi in opera dal gentil sesso.

Le motivazioni che stanno alla base di questa disequilibrio sono dagli esperti ricondotti al fatto che la donna generalmente ha un ruolo materno molto più esasperato di quello paterno.

Ed è infatti probabilmente la retro cultura femminile a farla da leone in tale particolare condizione psicologica, una condizione che di fatto sarebbe meglio evitare in ogni contesto sentimentale, non solo allo scopo di evitare di rovinare il rapporto sentimentale, ma anche per non svilire il ruolo di una persona, che deve essere la donna del suo uomo e non certo la sua… crocerossina.